Sono passati esattamente 40 anni da quando si è verificato il terremoto della Val Comino. Il 7 maggio 1984, alle ore 19:48 un evento di magnitudo Mw 5.9 ha colpito un'area posta tra le regioni Lazio, Abruzzo e Molise tra l'alta valle del Sangro e della Val di Comino, danneggiando gravemente 9 paesi e, in modo meno grave, un altro centinaio di centri delle province di Isernia, Frosinone e L’Aquila.
Nelle località più danneggiate (Alfedena, Barrea, Civitella Alfedena, Opi, Pescasseroli, Scanno, Villetta Barrea, San Donato in Val di Comino, Forlì del Sannio) mediamente il 50% delle abitazioni (in gran parte vecchie costruzioni o casolari) fu danneggiato e il 35% dichiarato inagibile.
Danni di minore gravità riguardarono circa 120 altre località dell’Abruzzo, del Lazio meridionale e della Campania. La scossa fu avvertita sensibilmente a Roma, e in generale in tutta l’Italia centro-meridionale.
La figura riporta l'area epicentrale e i risentimenti macrosismici, secondo quanto riportato dal database DBMI15.
In occasione del trentennale di questo terremoto, INGVterremoti ha pubblicato un approfondimento, che vi riproponiamo:
I terremoti del ‘900: Il terremoto del 7 maggio 1984 in Appennino abruzzese
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